Una rotta che è soglia, percezione sottile dei luoghi, del vento della mente, a sovrapporsi a volte in trasparenza…
Passaggi dal sorvolare di visione d’uccella a ritirarsi fra le fronde della terra, riconoscere i nessi poi tra l’evento e l’immagine vitale di sé nei segreti della memoria.
Qui nell’espansione di visioni fra un nord e un sud precisi e immaginali, nato l’impulso da una rosa portata a Giovanni Passannante, a Salvia di Lucania e dalle orme di tre donne nel comune viaggiare…
Una lingua come velo ventoso riannoda luoghi, sogni, incontri, storia, in reversibile eco fra sé, il tempo e le immagini.
La figura di Giovanni, che nel 1878 a Napoli attentò a re Umberto, rimane nucleo e intento, intorno a cui una galassia d’anima geografica si è posta come rosa di scrittura.
Corrispondenze portate dal suggerimento dei nomi e dallo spirito delle terre.
Basilisse, nel sentire viaggiante, diviene nome antico e insieme giocoso delle Signore dei luoghi e della comunanza di chi le percorre, pensiero che qui attraversa le Icone fino alle dee degli antichi Misteri.
Appunti di viaggio, in leggerezza di passi a cogliere un filo lucente nell’accadere…
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