Lo sguardo che cerca… Incipit di questa silloge di poesie – Frecce nella nebbia – in cui è prepotente il richiamo ad una interiorità vissuta in ogni verso di questa raccolta.
Vi è un continuo altalenare fra elementi della natura, oggetti e parole dell’anima: un incontro fra il mondo fuori e quello dentro di noi, a volere sottolineare l’unità dell’animo umano.
Il vento, elemento presente in molte poesie, così come le nuvole o la pioggia fanno da protagonisti. Il richiamo al vento con la sua forza, la sua capacità di pulire, di smuovere gli ostacoli che incontra e di penetrare dentro le fenditure diventa metafora dei movimenti dell’anima.
Le nuvole, che riempiono il cielo e lo animano, suggeriscono il dinamismo dei sentimenti che è proprio dell’intimità di ogni uomo.
In alcune poesie, però, il prendere chiara ispirazione da elementi naturali viene messo da parte e le parole rivelano, senza alcun filtro, ciò che l’io lirico vuole comunicare al lettore.
È il caso di “amori diversi” dove l’omosessualità viene narrata con altre parole rimandando ad immagini amorose senza mistificazioni.
Sentimenti o emozioni nascoste fra i versi di queste poesie condurranno il lettore ad un proprio viaggio interiore, stimolandolo a riconoscere i movimenti dell’anima dalle osservazioni quotidiane.
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