Benvenuti amici amanti dei libri in questa rubrica letteraria “Carthago d’Autore – L’intervista”. Protagonista di oggi è Laura Bauccio, autrice del libro “Le Avventure di Pinocchio e la Fata Turchina”. Con la sua penna, Laura non solo rende omaggio al leggendario personaggio di Carlo Collodi, ma lo rilancia in una narrazione moderna capace di parlare ai giovani e meno giovani, affrontando temi universali come la crescita, l’insegnamento del bene e del male, e la ricerca del vero amore. Prepariamoci a immergerci in un universo in cui la magia delle fiabe incontra la realtà delle emozioni, un universo in cui ogni parola di Laura diventa un invito a crescere, a sognare e, soprattutto, a vivere. Diamo quindi il benvenuto a Laura Bauccio.
1. Cosa ti ha spinto a riscrivere la storia di Pinocchio con questa nuova interpretazione? Quali aspetti della figura di Pinocchio ti hanno colpito di più? In realtà, l’idea è nata quasi di getto, mentre ero ricoverata in ospedale a causa di una semi-paralisi. Mi sono sentita come Pinocchio, metà bambino e metà burattino.
2. Quali messaggi principali speri che i tuoi giovanissimi lettori possano trarre dalla tua opera? Innanzitutto, la forza di volontà e il coraggio di affrontare la vita con tutte le sue sfide, le gioie e i dolori.
3. Nella tua versione, la Fata Turchina ha un ruolo significativo. Come hai pensato di rappresentare il suo intervento nella vita di Pinocchio e nella sua crescita? La Fata Turchina rappresenta la parte più intima di Pinocchio; è la voce della sua coscienza, il suo io più profondo, che lo aiuta a crescere e ad affrontare la vita.
4. L’antagonista della tua storia è Miele, che rappresenta l’ansia. Puoi spiegare come hai deciso di personificare l’ansia in questo modo e quali riflessioni hai voluto trasmettere attraverso questo personaggio? L’ansia è dolce come il miele. È un sentimento dapprima sconosciuto che può portarti negli abissi, ma una volta riconosciuto, può essere affrontato e combattuto.
5. Hai scritto nel tuo libro che le fiabe possono contribuire a educare la mente. Come pensi che la narrazione possa influenzare la crescita personale e l’educazione degli adolescenti? Attraverso la narrazione fiabesca, le avventure dei personaggi possono fungere da esempio. Ogni fiaba ha una morale, che invita alla riflessione. In questo senso, le fiabe possono sostenere la crescita psicologica dei ragazzi.
6. Ci sono stati momenti della tua vita personale che hanno influenzato la scrittura di questo libro? Come hai messo in relazione la tua esperienza con i temi trattati nella storia? Come dicevo, l’ispirazione è emersa durante il mio ricovero in ospedale. Ho fatto ricorso alla mia creatività, iniziando a scrivere e a disegnare i personaggi della storia. Ho riflettuto sul mio vissuto e su ciò che è importante per me: una dieta sana per guarire corpo e mente.
7. Se dovessi scegliere una sola frase o un concetto chiave che racchiude il tuo libro, quale sarebbe e perché? “Non mollare mai!” Nemmeno di fronte alle esperienze più dolorose. Abbiamo sempre la possibilità di scegliere come affrontarle.
8. Hai già in cantiere nuovi progetti o opere future? Ci sono altri personaggi o storie che desideri reinterpretare? Ho deciso di rieditare la mia autobiografia, ho scritto un racconto sui miti degli antichi Egizi e una raccolta di poesie. Ho anche creato altri racconti per ragazzi; vedremo come procedere.
9. Nel programma A.M.O.R.E. che hai sviluppato nel libro, quanto pensi sia cruciale l’amore in tutte le sue forme nel percorso di crescita e consapevolezza dei giovani? L’Amore è alla base dei rapporti umani. Dobbiamo insegnare ai ragazzi a esprimere i propri sentimenti senza paura e senza vergogna.
10. Come sei giunta alla Carthago Edizioni? Durante la terapia in ospedale ho conosciuto Giuseppe Pennisi e, sentendolo parlare di libri, gli ho chiesto di cosa si occupasse. Lui mi ha presentato Margherita Guglielmino e da quella conversazione è iniziata la nostra collaborazione. Sono davvero contenta di aver intrapreso questo percorso, che segna un nuovo capitolo della mia vita. Dopo tanti anni di lavoro in aeroporto, questo è il mio nuovo lavoro!
Grazie, Laura, è stato un autentico piacere esplorare insieme a te i profondi significati e le emozioni che emergono dalla tua opera. Siamo entusiasti di sapere che ci sono già nuovi progetti in cantiere e non vediamo l’ora di scoprire quali altre storie e personaggi arricchiranno il tuo percorso letterario. Ti facciamo un grande in bocca al lupo per tutte le tue future avventure! A voi lettori, vi invitiamo a scoprire il libro di Laura Bauccio e a lasciarvi trasportare in questo meraviglioso mondo di emozioni e insegnamenti. Grazie per averci seguito in questa puntata di “Carthago d’Autore – L’intervista”. Alla prossima!
“Carthago d’Autore – L’intervista” con l’Autrice Laura Bauccio
Benvenuti amici amanti dei libri in questa rubrica letteraria “Carthago d’Autore – L’intervista”. Protagonista di oggi è Laura Bauccio, autrice del libro “Le Avventure di Pinocchio e la Fata Turchina”. Con la sua penna, Laura non solo rende omaggio al leggendario personaggio di Carlo Collodi, ma lo rilancia in una narrazione moderna capace di parlare ai giovani e meno giovani, affrontando temi universali come la crescita, l’insegnamento del bene e del male, e la ricerca del vero amore. Prepariamoci a immergerci in un universo in cui la magia delle fiabe incontra la realtà delle emozioni, un universo in cui ogni parola di Laura diventa un invito a crescere, a sognare e, soprattutto, a vivere. Diamo quindi il benvenuto a Laura Bauccio.
1. Cosa ti ha spinto a riscrivere la storia di Pinocchio con questa nuova interpretazione? Quali aspetti della figura di Pinocchio ti hanno colpito di più?
In realtà, l’idea è nata quasi di getto, mentre ero ricoverata in ospedale a causa di una semi-paralisi. Mi sono sentita come Pinocchio, metà bambino e metà burattino.
2. Quali messaggi principali speri che i tuoi giovanissimi lettori possano trarre dalla tua opera?
Innanzitutto, la forza di volontà e il coraggio di affrontare la vita con tutte le sue sfide, le gioie e i dolori.
3. Nella tua versione, la Fata Turchina ha un ruolo significativo. Come hai pensato di rappresentare il suo intervento nella vita di Pinocchio e nella sua crescita?
La Fata Turchina rappresenta la parte più intima di Pinocchio; è la voce della sua coscienza, il suo io più profondo, che lo aiuta a crescere e ad affrontare la vita.
4. L’antagonista della tua storia è Miele, che rappresenta l’ansia. Puoi spiegare come hai deciso di personificare l’ansia in questo modo e quali riflessioni hai voluto trasmettere attraverso questo personaggio?
L’ansia è dolce come il miele. È un sentimento dapprima sconosciuto che può portarti negli abissi, ma una volta riconosciuto, può essere affrontato e combattuto.
5. Hai scritto nel tuo libro che le fiabe possono contribuire a educare la mente. Come pensi che la narrazione possa influenzare la crescita personale e l’educazione degli adolescenti?
Attraverso la narrazione fiabesca, le avventure dei personaggi possono fungere da esempio. Ogni fiaba ha una morale, che invita alla riflessione. In questo senso, le fiabe possono sostenere la crescita psicologica dei ragazzi.
6. Ci sono stati momenti della tua vita personale che hanno influenzato la scrittura di questo libro? Come hai messo in relazione la tua esperienza con i temi trattati nella storia?
Come dicevo, l’ispirazione è emersa durante il mio ricovero in ospedale. Ho fatto ricorso alla mia creatività, iniziando a scrivere e a disegnare i personaggi della storia. Ho riflettuto sul mio vissuto e su ciò che è importante per me: una dieta sana per guarire corpo e mente.
7. Se dovessi scegliere una sola frase o un concetto chiave che racchiude il tuo libro, quale sarebbe e perché?
“Non mollare mai!” Nemmeno di fronte alle esperienze più dolorose. Abbiamo sempre la possibilità di scegliere come affrontarle.
8. Hai già in cantiere nuovi progetti o opere future? Ci sono altri personaggi o storie che desideri reinterpretare?
Ho deciso di rieditare la mia autobiografia, ho scritto un racconto sui miti degli antichi Egizi e una raccolta di poesie. Ho anche creato altri racconti per ragazzi; vedremo come procedere.
9. Nel programma A.M.O.R.E. che hai sviluppato nel libro, quanto pensi sia cruciale l’amore in tutte le sue forme nel percorso di crescita e consapevolezza dei giovani?
L’Amore è alla base dei rapporti umani. Dobbiamo insegnare ai ragazzi a esprimere i propri sentimenti senza paura e senza vergogna.
10. Come sei giunta alla Carthago Edizioni?
Durante la terapia in ospedale ho conosciuto Giuseppe Pennisi e, sentendolo parlare di libri, gli ho chiesto di cosa si occupasse. Lui mi ha presentato Margherita Guglielmino e da quella conversazione è iniziata la nostra collaborazione. Sono davvero contenta di aver intrapreso questo percorso, che segna un nuovo capitolo della mia vita. Dopo tanti anni di lavoro in aeroporto, questo è il mio nuovo lavoro!
Grazie, Laura, è stato un autentico piacere esplorare insieme a te i profondi significati e le emozioni che emergono dalla tua opera. Siamo entusiasti di sapere che ci sono già nuovi progetti in cantiere e non vediamo l’ora di scoprire quali altre storie e personaggi arricchiranno il tuo percorso letterario. Ti facciamo un grande in bocca al lupo per tutte le tue future avventure! A voi lettori, vi invitiamo a scoprire il libro di Laura Bauccio e a lasciarvi trasportare in questo meraviglioso mondo di emozioni e insegnamenti. Grazie per averci seguito in questa puntata di “Carthago d’Autore – L’intervista”. Alla prossima!
A cura di Fiorella Di Mauro
Scopri il libro di Laura Bauccio Le Avventure di Pinocchio e la Fata Turchina.