Tutto è dicibile, vero e falso, rivelazione e allucinazione, ma la fede e la ragione sono come due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità.
Il libro ha, nella suggestione di molte visioni, uno sconcertante senso d’impermanenza, il dubbio incombe sulle precostituite certezze fino a volerle distruggere; le parole spesso disorientano con angolazioni letterali estreme che portano a dubitare su tutto, ogni cosa, perfino su se stessi.
Nella ricerca di qualcosa che nel mondo non si trova, quando la ragione mette in forte dubbio se stessa, nasce la fede, essa è complementare alla ragione nell’infinito percorso che porta all’unica verità.
La fede è dono, è certezza di cose che si sperano, dimostrazione razionale di realtà che non si vedono (Ebrei 11,1).
Roberto Rosario Catalano
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