Canto antico e canto moderno si incontrano in quella che vuole essere un’ode alla donna e alla sua facoltà di generare figli, idee, critiche, libri, poesie, unghie laccate e viaggi mentali ben accessoriati.
Di partorire dunque con pancia, mani e mente.
Da Pandora al pandoro (si specifica che il titolo era stato già deciso prima dei fatti social, con l’unico intento di alludere al peccato di gola e creare un’assonanza con la madre delle curiose) ci si interroga sul senso di colpa: è nato prima esso o la donna?
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