Facendo riferimento al celebre quadro di Salvador Dalì “Muchacha en la ventana”, il libro si pone come una finestra sul mondo alla quale ci affacciamo, non solo per ammirare paesaggi naturali, artificiali ed umani ma per trovare in essi le tracce delle nostre emozioni più profonde.
Una finestra sulla realtà dei nostri vissuti, in cui ritroviamo, incisi nelle cortecce della vita, i segni che ci hanno fatto vibrare, sognare, piangere, danzare e ci hanno confortato.
Da questo libro/finestra osserviamo fatti, pensieri ed emozioni che si trasfigurano in visi, corpi e parole che ora ballano avanti a noi estenuanti milonghe nostalgiche, ora caroselli “valzerati” densi di leggerezza e di desiderio.
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