Itineranza, vagabondaggio, erranza, curiosità, movimento dell’esistere e armonia dell’esserci, questi versi raccolti tra luoghi e città, sentieri e fiumi, orizzonti e silenzi.
Niente è casuale in questa ricerca di parole come se gli occhi, instancabili, trovassero posa solo quando, una necessità irrinunciabile, li trasformi in elemento emotivo, sentimento, canto sussurrato, tra l’India e Arran, Santa Fè e il Bosforo, Mosca e Montededaro, Hvar e Salina.
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