Il lavoro inizia da un’accertamento che l’opera dello stato mostra una considerevole equivocità nel riscontro della concorrenza.
Da una parte si attua un’autorità Antitrust per cautelarsi e dall’altro si persiste o si avallano quantità incalcolabili di dispositivi condizionanti e alterate del Mercato.
Le misure restrittive sono paragonabili alla condotta anti-corruzionale delle imprese e pertanto vengono così schematizzate, fissazione di prezzi, limiti di accesso al mercato, discriminazioni tra imprese, leggi antimonopoli.
L’impiego di segnalazioni Antitrust al Governo, al Parlamento e alle Regioni ha registrato al momento un elevato successo.
Il maggior risultato appare certamente determinato dall’iniziativa della Commissione CE, che appoggia l’azione Antistrust nazionale.
Fondamentale per una riuscita positiva è quella di introdurre norme peggiorative piuttosto che porre ne a norme restrittive già presenti.
Il termine del lavoro mostra che il valore della concorrenza trova collocazione nel nuovo ordinamento.
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